Todo mundo que acompnha um pouco de geopolitica e atualidades italiana conhece a Lega Nord, partido xenofobo que apoia o governo e partido de Berlusconi.
Porém o pavoroso é que esses filhos de uma mentalidade arcaica e racista estao no Brasil também, sondando o que o gigante brasileiro faz.
Entrei no site da Lega Nord e o que vejo?Uma descriçao do partidario legista Marzio Arcari sobre a economia brasileira. E pesquisando descobri que o padano( padanos nao se consideram italianos) ocupa um cargo de destaque em Sao Paulo, com todos os mimos que um estrangeiro recebe no Brasil, talvez até das "extracomunitarias" e finga ser amiguinho. Talvez tenha ido a SP visto a quantidade da populaçao paulista e descendentes de italianos (nada pessoal contra os paulistas) que vem pra Italia e viram "clone" de europeu. Assim é mais facil de se esconder e nao ser percebido. Quem sabe até começar a divulgar idéias separatistas e xenofobas.
Enquanto aqui na Italia a historia é outra e um estrangeiro sofre inumeros tipos de preconceito .Pra pegar um visto de residencia deve fazer prova de italiano, as vezes deve negar os seus habitos e a sua cultura e mesmo assim nao é muito bem visto. A palavara "extracomunitario" é tendenciosa e diz coisas negativas.
Seria o brasileiro assim tao malandro como pensa de ser realmente? Ou seriam os estrangeiros sempre amigos?
Veja o link abaixo
http://padaniestero.leganord.org/est05/index.php?option=com_content&view=article&id=122:brasile-crisi-in-un-paese-emergente&catid=38:america-meridionale
O texto escrito é esse:
Brasile, crisi in un paese emergente
Deve peggiorare prima di migliorare” sono i titoli che si leggono sulla stampa internazionale. Tale affermazione è applicabile specialmente ai paesi emergenti che soffrono con la crescente fuga di capitali. Il Brasile dovrà affrontare sempre maggiori pressioni sulla sua moneta a causa delle condizioni finanziarie internazionali. Il paese dispone di una economia reale efficente ma soffre per il costo del danaro e per la fuga in grandi scala di capitali esteri.
La drastica riduzione del valore delle commodities esportate dal Brasile causano una minore circolazione della moneta e penalizzano i piccoli e medi produttori.
Gli investimenti sono in deciso calo e molti operatori, mancando un effettivo accesso ai finanziamenti locali e esteri pensano di rivedere i propri piani industriali essendo venuti meno i mercati esteri.
Il riflesso della crisi internazionale sembra penalizzare molto di più le economie emergenti che le economie dei paesi ricchi.
Alcuni economisti locali sostengono che l’aumento delle spese pubbliche, al fine di sostenere la crescita della economia brasiliana, potrà essere disastrosa. La crisi economica mondiale sta comportando una diminuzione del commercio e conseguentemente sará difficile, per il Brasile, mantenere il livello delle esportazioni a causa della forte caduta, in dollari, delle commodities agricole e ferrose.
Il Brasile, negli ultimi anni, ha accumulato grandi riserve a causa del rialzo dei prezzi di questi prodotti generatori di un elevato superavit commerciale.
La tendenza pertanto di riduzione o eliminazione di superavit commerciale aggraverà il deficit brasiliano. Non esiste più il finanziamento estero per coprire questo deficit e si prevede una esplosione della quotazione delle monete forti con conseguente svalutazione della moneta locale. Una oscillazione della moneta locale comporterà difficoltà alle aziende
nazionali. La svalutazione della moneta locale porterè con sè inflazione e minore crescita economica.
La politica economica brasiliana è stata efficace fintantoché ha potuto controllare il cancro inflazionario e sostenere la crescsita del paese approfittando della perdita del valore del dollaro nordamericano. Ora però la situazione si è invertita causando una non più controllabile inflazione.
Quanto ci si aspetta è un intervento efficace e rapido del Governo nel cambiare l’attuale sistema di cambio fluttuante con un sistema di cambio stabile ma più flessibile e l’emanazione di provvedimenti che impediscano un aumento del deficit causatore di una maggiore svalutazione del real e di rallentamento dell’economia che porterà con sè seri problemi sociali.
Viene poi da sè , quanto già fatto in quasi tutti i paesi del mondo, la riduzione del tasso di interesse interbancario e un ampio programma di opere pubbliche di cui, fra l’altro, il Brasile necessita.
MARZIO ARCARIGli investimenti sono in deciso calo e molti operatori, mancando un effettivo accesso ai finanziamenti locali e esteri pensano di rivedere i propri piani industriali essendo venuti meno i mercati esteri.
Il riflesso della crisi internazionale sembra penalizzare molto di più le economie emergenti che le economie dei paesi ricchi.
Alcuni economisti locali sostengono che l’aumento delle spese pubbliche, al fine di sostenere la crescita della economia brasiliana, potrà essere disastrosa. La crisi economica mondiale sta comportando una diminuzione del commercio e conseguentemente sará difficile, per il Brasile, mantenere il livello delle esportazioni a causa della forte caduta, in dollari, delle commodities agricole e ferrose.
Il Brasile, negli ultimi anni, ha accumulato grandi riserve a causa del rialzo dei prezzi di questi prodotti generatori di un elevato superavit commerciale.
La tendenza pertanto di riduzione o eliminazione di superavit commerciale aggraverà il deficit brasiliano. Non esiste più il finanziamento estero per coprire questo deficit e si prevede una esplosione della quotazione delle monete forti con conseguente svalutazione della moneta locale. Una oscillazione della moneta locale comporterà difficoltà alle aziende
nazionali. La svalutazione della moneta locale porterè con sè inflazione e minore crescita economica.
La politica economica brasiliana è stata efficace fintantoché ha potuto controllare il cancro inflazionario e sostenere la crescsita del paese approfittando della perdita del valore del dollaro nordamericano. Ora però la situazione si è invertita causando una non più controllabile inflazione.
Quanto ci si aspetta è un intervento efficace e rapido del Governo nel cambiare l’attuale sistema di cambio fluttuante con un sistema di cambio stabile ma più flessibile e l’emanazione di provvedimenti che impediscano un aumento del deficit causatore di una maggiore svalutazione del real e di rallentamento dell’economia che porterà con sè seri problemi sociali.
Viene poi da sè , quanto già fatto in quasi tutti i paesi del mondo, la riduzione del tasso di interesse interbancario e un ampio programma di opere pubbliche di cui, fra l’altro, il Brasile necessita.
RAPPRESENTANTE LEGA NORD ESTERO
AREA SUDAMERICA - BRASILE
Medo desses caras. Netos de Mussolini.
Somente o Brasil pra aceitar e tratar bem quem trata mal brasileiros no exterior.Se fosse nos EUA seria bem diferente.
ResponderExcluirTambém com essa mentalidade de governo metidos a amiguinhos de todo o mundo queremos o que. O Brasil assim vai ser o eterno pais do futuro.
Moisés.
Muito triste descobrir isso. Porque receber gente assim no nosso amado Brasil?
ResponderExcluirLucas.
Porra, isso é de assustar.
ResponderExcluirOque eles acham de Scampia? já voltaram a recolher o lixo na Italia? rs rs rs
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